Cosa sono le indagini preliminari e come si concludono?
Le indagini preliminari costituiscono la fase iniziale di qualsiasi procedimento penale: tramite esse l’autorità inquirente raccoglie elementi di prova circa la fondatezza o meno della notizia di reato (acquisita di ufficio, cioè di propria iniziativa, o a seguito di referto, denuncia o querela).
Durante le indagini (la cui durata varia a seconda della tipologia di reato contestato), sono effettuati numerosi accertamenti, tramite molteplici mezzi di ricerca della prova (ispezioni, perquisizioni, sequestri, intercettazioni), oltre che tramite pedinamenti, audizioni di persone informate sui fatti e, in generale, qualsiasi attività sia reputata utile a fare luce sugli accadimenti.
Terminata la fase delle indagini (connotate da assoluta segretezza, tanto da essere ordinariamente ignorate dalla persona ad esse sottoposta, Clicca QUI per leggere l’articolo “È possibile essere sottoposti a indagine a propria insaputa?”), il Pubblico Ministero, alternativamente, formulerà una richiesta di archiviazione (ove i risultati lo abbiano convinto dell’infondatezza della notizia di reato), o eserciterà l’azione penale (ove la ritenga, al contrario, fondata).
Siffatto esercizio avverrà in diverso modo, a seconda della sussistenza o meno, di volta in volta, dei presupposti previsti dalla legge: ordinariamente sarà notificato l’avviso di conclusione delle indagini (Per approfondimenti clicca QUI), cui seguirà la richiesta di rinvio a giudizio o la citazione diretta davanti ad un giudice terzo ed imparziale (salvo che il P.M., esaminati eventuali atti frattanto depositati dalla difesa, si ravveda tardivamente, chiedendo l’archiviazione); richiesta e successiva emissione di un decreto penale di condanna; richiesta di “patteggiamento”; richiesta e successiva fissazione del giudizio immediato; celebrazione del giudizio direttissimo.
Ciascuno di questi sviluppi processuali (accanto ai quali si collocano il giudizio abbreviato e la sospensione del procedimento con messa alla prova, che, però, diversamente dai precedenti, postulano una richiesta espressa dell’imputato), comporta delicatissime valutazioni difensive, che rendono estremamente opportuno il celere instaurarsi del rapporto professionale tra assistito ed avvocato, al quale è, pertanto, necessario rivolgersi con rapidità.
Avvocato Fondatore
Jacopo Antonio Ahmad
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